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Ripensare alle sale riunioni in ottica “agile”

La pandemia da Covid-19 ha portato molte aziende e professionisti a sperimentare modalità di lavoro “smart” o “agile”. Per molti si è rivelata una grande opportunità, ma al tempo stesso sale riunioni e altri luoghi comuni hanno dovuto adattarsi a questi cambiamenti.

Il lavoro agile

Il crescente ricorso a strumenti tecnologici e il processo di digitalizzazione dell’attività lavorativa, ha determinato una crisi delle tradizionali forme di organizzazione del lavoro.

Si è dunque sempre più diffuso il cosiddetto lavoro agile, ossia una forma di lavoro che, permette al lavoratore di eseguire la propria prestazione anche in locali diversi da quelli aziendali.

Dunque, sempre più spesso team di lavoro si ritrovano a lavorare lontani e questo ha portato alla necessità di ripensare agli spazi di lavoro e alla loro organizzazione.

Infatti, con l’obiettivo di  garantire esperienze collaborative ibride realmente efficaci, gli spazi dovranno essere riprogettati e rimodulati venendo incontro alle esigenze del lavoro smart.

Tra queste vediamo la riorganizzazione di meeting room, conference room e/o sale riunioni.

Ripensare agli spazi di lavoro

Negli ultimi due anni molte aziende hanno già cominciato a rimodulare i propri spazi di lavoro. In particolare, per quanto riguarda le sale riunioni – spazi fondamentali per la crescita aziendale. 

Infatti, secondo lo studio “Interactive Monitors & the Building Blocks for Meeting Rooms“ condotto a livello globale da Wainhouse, il 78% degli intervistati ha affermato che l’utilizzo di spazi per le videoconferenze è in aumento, visto che i dipendenti trascorrono in media due ore e dieci minuti al giorno in videochiamate.

Ecco il motivo per cui le sale riunioni dovrebbero essere ripensate in ottica “agile” per venire incontro sia alle esigenze di chi lavora da remoto, sia delle risorse interne che fisicamente si trovano negli uffici.

Come allestire una sala riunioni “agile”

Dunque, per sviluppare un ambiente di lavoro più agile è fondamentale disporre le sale riunioni in modo strategico ed efficace. Lo scopo della sala riunioni è infatti garantire lo svolgimento di meeting in cui tutti i partecipanti possono interagire con successo – sia online che offline. 

Dispositivi per la connettività

La connessione è il primo elemento –  imprescindibile e fondamentale – per organizzare una sala riunione in ottica smart.

È fondamentale una buona connessione per eliminare le barriere fisiche e il limite della comunicazione.

Tecnologie audio

Al fine di rendere comprensibile un meeting sarà opportuno dotarsi di microfoni, altoparlanti ed amplificatori e magari anche di soluzioni fonoassorbenti. Queste, infatti, possono migliorare l’acustica dell’ambiente che spesso può creare riverbero ed ostacolare la corretta comunicazione.

Soluzioni video

Anche la scelta di soluzioni video performanti è fondamentale per la buona riuscita di un meeting. Bisognerebbe dotarsi di una videocamera HD con un angolo di ripresa sufficientemente ampio da inquadrare tutti i partecipanti e un display o una lavagna interattiva multimediale che permetta al team di condividere documenti e permettere a tutti di lavorare a più mani allo stesso progetto, anche da remoto.

Flessibilità degli spazi

Infine, un elemento da tenere in considerazione per il ripensamento delle sale riunioni riguarda la flessibilità. Questo, da una parte, permetterà di rispettare il “social distancing”, dall’altra garantirà la riorganizzazione autonoma degli spazi a seconda delle specifiche necessità.

TRUST Desk immagine evidenza

TRUST Desk: il prodotto del mese

Questo mese vi proponiamo le scrivanie del nuovo sistema executive denominato office Trust realizzato da Poltrona Frau.

poltrona frau trust desk

La linea presenta scrivanie, pareti autoportanti e contenitori d’archivio disegnati dai designer Lievore, Altherr e Park che hanno dato vita ad un concetto totalmente nuovo di ufficio.

Trust è una collezione nata da una profonda ricerca sull’evoluzione del lavoro contemporaneo.

Oggi, infatti, i ruoli sono diventati meno rigidi e gerarchici a favore di una maggiore orizzontalità delle relazioni. La tecnologia ha reso sempre più sottili i confini tra casa e ufficio che si contaminano a vicenda, in una fluidità di scenari dove diventa necessario poter alternare oasi di concentrazione individuale, zone di relax e aree di condivisione e incontro.

Proprio per questo motivo, tutti gli elementi della collezione “Trust” sono liberamente combinabili fra loro, adattandosi allo stile di lavoro di chi li abita. Volumi e costruzioni sono aerei, leggeri e insieme materici. Le forme sono morbide, organiche, smussate. Tutto è realizzato in pelle, cuoio e legno, rielaborati a misura di ufficio.

Le scrivanie

poltrona frau trust desk
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poltrona frau trust desk
poltrona frau trust desk

Le scrivanie Trust superano l’idea di desk tradizionale. Sono realizzate in fibra di legno a media densità con impiallacciatura in rovere TW. Il piano è completato da un sottomano in fibra di legno a media densità a semifilo con il top e rivestito in pelle o cuoio.
Quest’ultimo annulla gli spigoli vivi, comunicando apertura e dialogo.

I bordi smussati agevolano la postura di chi lavora alla scrivania, offrendo un appoggio confortevole.

La collezione Trust prevede due versioni della scrivania, entrambe in tre dimensioni. 

La Trust Iconic Desk, dalla sagoma mossa e irregolare, invita alla condivisione offrendo più lati e postazioni, mentre la variante Trust Regular Desk mantiene la classica forma rettangolare che unisce alla morbidezza dei profili.

In entrambi i casi è prevista una dimensione intermedia disponibile anche in versione asimmetrica, dove – da un lato – il desk è sostenuto da una gamba, dall’altro da un mobile contenitore.

La scrivania Trust Iconic comprende anche la dimensione “large”, ibrido versatile tra scrivania e tavolo riunioni. Mentre Trust Regular viene proposta nella dimensione “small”, perfetta come postazione personale e come home desk.

Rifiniture

TRUST è un sistema di design dove le superfici, i contorni e le architetture concorrono a creare una scenografia di serenità e fiducia.

I piani sono realizzati con un’anima in multistrato di betulla racchiusa tra due strati di fibra di legno a media densità e rivestiti in pelle o cuoio nella parte superiore e lungo i bordi.

Entrambi i desk della collezione, inoltre, possono essere provvisti di uno sportello passacavi per rendere più agile il lavoro.

Uffici post coronavirus

Come cambieranno gli uffici nell’era post Coronavirus

Tra i tanti cambiamenti che la pandemia ha introdotto nelle nostre vite, bisogna sicuramente prendere in considerazione l’impatto sul mondo del lavoro e sulla sua organizzazione. 

Sebbene la situazione di emergenza terminerà in un futuro prossimo, molte aziende stanno già pensando a come riadattare gli spazi di lavoro.

L’uscita dall’emergenza sanitaria permetterà di tornare a lavoro, ma con un riguardo per rendere gli ambienti di lavoro sicuri e aderenti ai protocolli anti contagio.

Come cambieranno, allora, gli uffici dopo il Coronavirus?

Secondo gli esperti intervistati dalla BBC, nell’immediato non ci saranno troppi stravolgimenti.

Quello che è certo è che le abitudini condivise durante questo periodo per mantenere le distanze di sicurezza continueranno. Non ci saranno più sale riunioni affollate o assembramenti.

NUOVE MODALITA’ LAVORATIVE A DISTANZA

Durante il lockdown, la maggior parte degli uffici è stata costretta a sperimentare il lavoro in smart-working. E queste modalità continueranno anche una volta terminata la pandemia.

Gli uffici post coronavirus non avranno più l’aspetto a cui siamo stati abituati fino ad oggi.

Bisognerà rivedere l’architettura degli open space e delle aree di coworking per garantire la privacy e il rispetto delle norme anti Coronavirus

Gli open space dovranno essere riprogettati e riconfigurati con soluzioni modulabili per adattare gli ambienti in base alle persone presenti e alle normative in vigore.

Anche l’ arredo ufficio verrà ripensato per garantire sicurezza e una maggiore privacy.

Il lavoro a distanza comporterà per le aziende meno postazioni e meno spazi necessari da affittare e, conseguentemente, meno consumi.

Si svilupperà sempre di più un nuovo “ufficio diffuso”, ovvero una rete per permettere un costante dialogo tra chi lavora in sede e chi invece da remoto.

Le aziende dovranno riorganizzare le sale riunioni e le aree comuni per per assicurare il distanziamento sociale e permettere la cooperazione tra i vari dipendenti presenti e non.

TRASFORMAZIONE DIGITALE

I nuovi uffici avranno una maggiore presenza di strumenti tecnologici per garantire migliori prestazioni lavorative e una comunicazione più efficiente con i dipendenti rimasti a casa.

Si prevede anche la diffusione di più tecnologie contactless e assistenti vocali.

Inoltre, l’organizzazione a turni, con alcuni lavoratori da remoto e altri in ufficio, necessiterà di piattaforme Intranet dedicate.

ADEGUAMENTO DEGLI AMBIENTI LAVORATIVI

uffici coronavirus

Il Decreto Rilancio riconosce un credito d’imposta pari al 60 per cento per sostenere e incentivare l’adozione di misure legate alla necessità di adeguare i processi produttivi e gli ambienti di lavoro per le spese che sono state sostenute nel 2020, per un massimo di 80.000 euro.

Al rientro negli uffici si pensa a nuove app o sensori per monitorare lo stato di salute e il rispetto del distanziamento e i flussi.

Con l’arrivo dell’estate, non sarà scontato l’utilizzo dell’aria condizionata.

La Società italiana di medicina ambientale ha dettato alcune regole a riguardo: pulire i filtri, igienizzare le parti esposte, sanificare i motori esterni e puntare gli “split” non direttamente verso le persone, ma preferibilmente verso l’alto.

Durante il primo periodo di rientro in ufficio bisognerà indossare la mascherina nei luoghi comuni, come nei corridoi, e soprattutto durante le pause.

Anche per quanto riguardo l’utilizzo degli ascensori, sarà garantito il rispetto del distanziamento sociale e il numero massimo di persone consentite.

Alcune aziende si sono già organizzate per scaglionare gli ingressi, prevendendo l’inizio della giornata lavorativa a distanza di 10 o 15 minuti.

L’utilizzo dei disinfettanti all’ingresso sarà obbligatorio negli uffici e, molto probabilmente, sarà una delle ultime abitudini che perderemo una volta superato il Coronavirus.

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