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Uffici post coronavirus

Come cambieranno gli uffici nell’era post Coronavirus

Tra i tanti cambiamenti che la pandemia ha introdotto nelle nostre vite, bisogna sicuramente prendere in considerazione l’impatto sul mondo del lavoro e sulla sua organizzazione. 

Sebbene la situazione di emergenza terminerà in un futuro prossimo, molte aziende stanno già pensando a come riadattare gli spazi di lavoro.

L’uscita dall’emergenza sanitaria permetterà di tornare a lavoro, ma con un riguardo per rendere gli ambienti di lavoro sicuri e aderenti ai protocolli anti contagio.

Come cambieranno, allora, gli uffici dopo il Coronavirus?

Secondo gli esperti intervistati dalla BBC, nell’immediato non ci saranno troppi stravolgimenti.

Quello che è certo è che le abitudini condivise durante questo periodo per mantenere le distanze di sicurezza continueranno. Non ci saranno più sale riunioni affollate o assembramenti.

NUOVE MODALITA’ LAVORATIVE A DISTANZA

Durante il lockdown, la maggior parte degli uffici è stata costretta a sperimentare il lavoro in smart-working. E queste modalità continueranno anche una volta terminata la pandemia.

Gli uffici post coronavirus non avranno più l’aspetto a cui siamo stati abituati fino ad oggi.

Bisognerà rivedere l’architettura degli open space e delle aree di coworking per garantire la privacy e il rispetto delle norme anti Coronavirus

Gli open space dovranno essere riprogettati e riconfigurati con soluzioni modulabili per adattare gli ambienti in base alle persone presenti e alle normative in vigore.

Anche l’ arredo ufficio verrà ripensato per garantire sicurezza e una maggiore privacy.

Il lavoro a distanza comporterà per le aziende meno postazioni e meno spazi necessari da affittare e, conseguentemente, meno consumi.

Si svilupperà sempre di più un nuovo “ufficio diffuso”, ovvero una rete per permettere un costante dialogo tra chi lavora in sede e chi invece da remoto.

Le aziende dovranno riorganizzare le sale riunioni e le aree comuni per per assicurare il distanziamento sociale e permettere la cooperazione tra i vari dipendenti presenti e non.

TRASFORMAZIONE DIGITALE

I nuovi uffici avranno una maggiore presenza di strumenti tecnologici per garantire migliori prestazioni lavorative e una comunicazione più efficiente con i dipendenti rimasti a casa.

Si prevede anche la diffusione di più tecnologie contactless e assistenti vocali.

Inoltre, l’organizzazione a turni, con alcuni lavoratori da remoto e altri in ufficio, necessiterà di piattaforme Intranet dedicate.

ADEGUAMENTO DEGLI AMBIENTI LAVORATIVI

uffici coronavirus

Il Decreto Rilancio riconosce un credito d’imposta pari al 60 per cento per sostenere e incentivare l’adozione di misure legate alla necessità di adeguare i processi produttivi e gli ambienti di lavoro per le spese che sono state sostenute nel 2020, per un massimo di 80.000 euro.

Al rientro negli uffici si pensa a nuove app o sensori per monitorare lo stato di salute e il rispetto del distanziamento e i flussi.

Con l’arrivo dell’estate, non sarà scontato l’utilizzo dell’aria condizionata.

La Società italiana di medicina ambientale ha dettato alcune regole a riguardo: pulire i filtri, igienizzare le parti esposte, sanificare i motori esterni e puntare gli “split” non direttamente verso le persone, ma preferibilmente verso l’alto.

Durante il primo periodo di rientro in ufficio bisognerà indossare la mascherina nei luoghi comuni, come nei corridoi, e soprattutto durante le pause.

Anche per quanto riguardo l’utilizzo degli ascensori, sarà garantito il rispetto del distanziamento sociale e il numero massimo di persone consentite.

Alcune aziende si sono già organizzate per scaglionare gli ingressi, prevendendo l’inizio della giornata lavorativa a distanza di 10 o 15 minuti.

L’utilizzo dei disinfettanti all’ingresso sarà obbligatorio negli uffici e, molto probabilmente, sarà una delle ultime abitudini che perderemo una volta superato il Coronavirus.

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