Il lavoro flessibile: le caratteristiche dei nuovi uffici
Negli ultimi anni ed in particolare nell’ultimo periodo, si è molto parlato del concetto di “lavoro flessibile”. A queste nuove dinamiche anche gli uffici si sono adattati per essere flessibili e consentire agli individui e alle aziende di lavorare comunque, dovunque e in qualsiasi momento.

Infatti, i lavoratori e le aziende, per concorrere sul mercato contemporaneo necessitano di flessibilità per adeguarsi alle complessità del lavoro attuale.
I fattori chiave alla base della crescita degli spazi flessibili di lavoro sono strettamente legati alla crescita dell’economia digitale, alla nascita di nuovi lavori e attività imprenditoriali e ai requisiti di flessibilità.
Le caratteristiche del lavoro flessibile
Per flessibilità lavorativa intendiamo quelle modalità di lavoro che consentono ai dipendenti di lavorare fuori sede o fuori orario. Questo permette ai dipendenti di gestire più liberamente il proprio tempo e alle aziende di ridurre il tempo perso negli spostamenti.
Soprattutto dopo la pandemia, moltissime aziende hanno scelto di investire nella riorganizzazione degli spazi di lavoro istituendo uffici condivisi e flessibili. Questo ha permesso di fornire a tutti i dipendenti l’accesso agli ambienti, agli strumenti e alle risorse per svolgere con sempre maggiore produttività il proprio lavoro.
Il lavoro flessibile è uno dei trend più in crescita nel settore della gestione e logistica.
Quali sono i vantaggi?

La flessibilità lavorativa garantisce un costante miglioramento delle conoscenze del lavoratore e di conseguenza del livello occupazionale raggiunto. Questo perché la costante collaborazione con gli altri dipendenti permette di potenziare l’estro creativo, la produttività e la contaminazione di conoscenze.
Più motivazione
Il lavoro flessibile ha reso i dipendenti più responsabili nel gestire le proprie mansioni. Lavorare con modalità flessibili e personalizzate richiede di monitorare il lavoro svolto in termini di risultati, non più di ore.
Grazie alla flessibilità, i lavoratori riescono a gestire autonomamente il proprio lavoro, verificare in modo diretto il proprio contributo al successo aziendale e trovare momenti in cui alimentare la propria creatività.
Più produttività
Avere lavoratori più motivati paga. Poter gestire autonomamente il proprio tempo e non dover sottostare ai tempi dettati dal traffico della città aiuta le persone a rimanere concentrate più a lungo.
Inoltre, la possibilità di collaborare a stretto contatto con altre professionalità permette di apprendere più velocemente e assumere un approccio multidisciplinare.
Più risparmio
I benefici non sono solo per i dipendenti, ma anche per le aziende stesse. Infatti, la gestione dinamica delle postazioni di lavoro permette di ridurre i costi legati alla gestione degli spazi fisici; aumentare l’efficienza e la produttività dei propri dipendenti e migliorare l’employer branding.
A beneficiare del lavoro flessibile è anche l’ambiente, con una riduzione delle emissioni di CO2 e del traffico.
Gli spazi comuni permettono alle aziende di gestire crescite e riduzioni del personale aumentando o diminuendo il numero di postazioni o di stanze affittate.
Tra i vantaggi degli uffici flessibili c’è anche quello di favorire il networking tra altre aziende, liberi professionisti o start-up.
Ripensare ai nuovi spazi di lavoro

Gli spazi di lavoro devono essere ripensati e riprogettati. Bisogna creare ambienti vari e differenziati; pensare a nuovi spazi aperti (per facilitare gli incontri) e chiusi (per garantire la concentrazione).
Bisogna creare ambienti altamente modulari e adattabili alle circostanze. Le aziende dovrebbero pensare a spazi chiusi, a zone open-space, meetng room o aree break.
In alternativa, si può pensare di investire in spazi di co-working per permettere la piena contaminazione tra professioni e persone con background completamente differenti.