Roma

Roma come Milano, e in Prati spunta un piccolo 'bosco verticale'

Una parete di un centinaio piante per rendere gradevole la palazzina di due piani della Lumsa. Una soluzione che ricorda quella adottata dall'architetto Boeri nel capoluogo lombardo
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Un piccolo "bosco verticale"  che segue l'idea del palazzo disegnato da Boeri a Milano, con una facciata con il verde di centinaia di piante. È spuntato nel cuore di Prati, in via Pompeo Magno, dove l'università cattolica Lumsa ha deciso di rendere così gradevole l'impatto di una palazzina di due piani, in stile moderno, con grandi pareti di cemento e cristallo, che è  sorta in quello che era il giardino, poi pavimentato, di un palazzo in stile antecedente al 1939, con le sue architetture d'epoca. Una scelta, portata avanti con tutti i via libera necessari, ricorrendo  tra le polemiche ai premi di cubatura previsti dal Piano Casa.

Il permesso a costruire era stato rilasciato dal Comune appunto  in base alla legge del Piano Casa, in deroga al piano regolatore, dopo una richiesta presentata alla fine del 2015, e prevedeva una costruzione accanto a quella esistente, a ridosso del fronte strada su via Pompeo Magno, su una area libera di 800 metri quadrati.

E ora si sono materializzati due piani fuori terra di 494,50 metri quadrati, per uffici e servizi scuola, e due interrati per il parcheggio. Anche in questo caso, come in quello della ristrutturazione di un palazzo a piazza Caprera,  nel quartiere Trieste, tutta l'area e gli edifici erano inseriti nella Carta della Qualità del Piano Regolatore, come il palazzo principale di via Marcantonio Colonna, che risale a più di 70 anni fa.

Non solo. La pratica ad un certo punto si era fermata in quanto secondo il dipartimento all'Urbanistica non sarebbero stati rispettati i limiti previsti con il decreto ministeriale dalla legge che stabilisce quelli della densità abitativa permessa. Ma la Lumsa nell'aprile del 2016 aveva inviato una relazione dei propri legali in cui si affermava che era legittimo derogare riguardo la densità edilizia ai limiti fissati dal decreto 1444 del 1968 in quanto anche questo sarebbe stato premesso dal Piano Casa regionale. E l'iter era proseguito fino al rilascio del permesso a costruire.

Anche il caso di Prati aveva visto raccogliere a Roma migliaia di firme contro l'applicazione del Piano Casa nella città novecentesca. Ora la facciata verde. Sicuramente meglio del cemento.
 
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