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3 CONSIGLI SULL’ARREDO DI UN UFFICIO OPEN SPACE

Da anni è in corso una battaglia sulla reale utilità degli uffici open space. Ciononostante le aziende continuano ad investire in questo tipo di strutture, per questo abbiamo deciso di dispensare dei consigli a chi volesse arredare il proprio ufficio assecondando le logiche open space.

Partiamo dai due svantaggi più importanti messi in luce da diverse ricerche universitarie:

  • Privacy ridotta
  • Inquinamento acustico

LE PARETI CONTANO

Privacy e Open, sono due concetti in contrapposizione, tuttavia con un sistema di pareti divisorie flessibili è possibile restituire ai dipendenti quel senso di privacy che gli uffici chiusi garantivano.

E’ chiaro che non si potrà mai garantire una true privacy perché le pareti non possono essere realizzate in muratura, si può per optare per soluzioni allegre e creative come quella che puoi vedere in foto di Mascagni

O altrimenti si può puntare sulle più classiche pareti vetrate che oltre a dividere gli spazi possono anche attutire l’inquinamento acustico.

E proprio quest’ultimo è un grande problema degli open space, spesso caratterizzati da un fastidioso rumore di sottofondo dato dalle conversazioni tra i vari dipendenti, un rumore che non favorisce l’attenzione e dunque compromette poi la produttività dell’individuo, soprattutto se questi è particolarmente sensibile ai rumori.

La soluzione consta in una scelta strategica di distribuzione di pannelli fono-assorbenti, realizzati seguendo il design globale dell’open space. Le stesse “pareti” di Mascagni possono tranquillamente trasformarsi in detti pannelli e contribuire sia alla suddivisione che all’assorbimento dell’acustica del posto.

ANCHE LE SCRIVANIE VOGLIONO LA LORO PARTE

La maggior parte del tempo di lavoro viene trascorso sulle scrivanie davanti al proprio monitor, per questo nella progettazione e nell’arredo dell’ufficio è essenziale scegliere le scrivanie giuste.

Le soluzioni più adottate per gli open space sono le scrivanie alte e quelle con schermo divisorio. Le prime sono le più coerenti con un ambiente open, mentre le seconde si avvicinano più ad un ambiente chiuso.

Le scelte possono spaziare anche su qualcosa di più tradizionale, l’importante però è che rispettino la struttura e il design che s’intende dare all’ufficio.

SALA RIUNIONI E UFFICI PRIVATI

Le aziende hanno compreso da tempo che l’open space fine a se stesso non è sufficiente, sia in termini di privacy che di produttività per questo una scelta indispensabile oggi è arricchire l’ambiente con piccoli uffici privati e sale riunioni. Questi potranno rappresentare quella porzione di ufficio dedicata a chi di open space proprio non ne vuole sapere.

In conclusione, gli open space sono uffici meno complicati di quel che si può pensare tuttavia la loro struttura, stando alle recenti ricerche in materia, è decisamente più apprezzata dalle aziende che ci vedono innovazione e un ingente taglio di costi, mentre il personale vede la privacy e la produttività ridotte rispetto agli uffici chiusi.

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